28 giugno 2008

Voyage à Toulouse

25 giugno 2008

Ventilatori, dispense e seghe mentali

Le pale del ventilatore rumoreggiano, la matita scivola via dalla mia mano e le dispense di economia si chiudono inesorabilmente grazie alla sola forza di gravità. Mi alzo, strabuzzo gli occhi e poggio la gamba destra a terra: si, proprio lei! Quella sdisonorata che ancora non ne vuole sapere di aggiustarsi del tutto nonostante ogni mattina mi faccia massacrare da un energumeno con un diploma in fisiokinesi. Sono stanco, il cervello tra un po' mi scoppia e già che ci sono dovrei controllarmi anche un po' di Analisi2 tanto per dire a me stesso di averla fatta, almeno per oggi. Mi vado a buttare sul divano, mi prendo 5 minuti di pausa prima di ricominciare. Attacco un po' di musica e mi rilasso un pochino.
Poi penso, penso, penso
Stanotte era tardi quando sono tornato a casa: potevano essere le 3 passate. Serata passata a fare quattro minchiatine sul portatile di Bina e a parlare con Susanna mentre le facevo una quantità smodata di grattini un po' ovunque; non ci posso fare niente, mi rilassa farli!
Penso, penso penso
E' stato veramente un casino riuscire a svolgere tutte le pratiche per l'erasmus, in più sti minchia di Francesi sono persino più pillicusi di me. Dopo la quinta volta che mi sono presentato al Relinter in carne e stampelle Fabio (ovvero il ragazzo della segreteria) mi ha detto "Questi qui si stanno aggravando!" e Richard col suo spiccato accento tedesco "Ma a noi ormai fa piacere vederti qui con tutta quella roba francese appresso". Quell'uomo è un genio.
Penso, penso, penso
Ormai credo di sapere un po' tutto lo scibile umano su quello che mi aspetta a Toulouse, tra documenti, foto, video, blog e discussioni con ex compagni dovrei essere abbastanza preparato, e so già che sarà fantastico, o almeno lo spero.
Penso, penso, penso
Mi sono accorto che le persone non cambiano e anzi, molto probabilmente, se possono peggiorano. Quella serata a casa della Viola mi ha convinto ancora di più di quanto abbia fatto bene a tagliare i ponti col liceo, ma perchè non scelsi la sezione F ai tempi non lo so. Sarebbe andata molto meglio.
Penso, penso, penso
Quando stai costretto in casa per più di un mese stai veramente troppo tempo a pensare, e tutti gli sforzi che hai fatto per smetterla di ripensare a certe cose si sciolgono come neve al sole. Poi, quando riprendi la tua vita di sempre però ti accorgi anche che gli sforzi non sono stati del tutto vani, perchè ci stai poco a riprenderti.
Penso, penso, penso
Se la mamma è sempre la mamma, la simmental potrebbe anche essere sempre la simmental (infatti sempre schifo mi fa) ma principalmente l'Italia è sempre l'Italia, specialmente quando si parla di calcio.

Ba', se sto ancora qui a pensare finisce che non mi riposo manco un po' e poi così trovo la scusa perfetta per non riprendere a studiare....ancora 1 mese, poi si spera in un po' di tregua.......
Si spera.